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Le rottte per la fuga

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Le rotte

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Nel 2014 219mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo e 3.500 persone sono morte cercando di raggiungere l’Europa. Nel 2013 erano stati 60mila i migranti che avevano provato a raggiungere il vecchio continente via mare. Dall’inizio del 2015 circa 31.500 persone hanno provato a entrare in Italia e in Grecia, le principali porte d’accesso all’Unione europea.  Mediterraneo : è la rotta che interessa principalmente l’Italia. La zona è rimasta sotto un’intensa pressione migratoria nel 2015, quando il numero totale di migranti sbarcati nel Belpaese si attestava intorno alle 154’000 unità. La ragione maggiore dell’incremento era lo spostamento di numerosi migranti siriani su questa rotta oltre a quella del mediterraneo orientale che interessa la Grecia. Nei primi due mesi del 2017 sono stati 61’001 gli ingressi di siriani ai confini UE di Italia e Malta. Il numero maggiore di migranti irregolari proviene però da Eritrea e Nigeria (rispettivamente 107’203 e 80’396 migranti).

Storie di fuga

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A cura di: Ikhlas Joual Alaoui e Priscilla Lopez  La storia di Modu Modu è un giovane ragazzo di 18 anni, arrivato al centro di accoglienza di Ponte Felcinopoco tempo fa. È arrivato a Lampedusa il 18 settembre 2015, dopo un difficile viaggio in mare verso l’Italia. Ha tutti i sogni, le speranze e l’allegria di un giovane come tanti, nonostante il suo racconto abbia l’odore della polvere da sparo e della guerra. È una tranquilla giornata di settembre, quando ci sediamo al tavolo della sala da pranzo dell’Ostello della Gioventù. Modu scappa dalla dittatura in Gambia e dalla guerra in Libia:  “ Sono   appena arrivato in Italia ,  il viaggio è stato duro  e sono quasi morto in quanto in Libia mi hanno colpito con un’arma in testa. Non c’è legge, e c’è molta violenza soprattutto nei confronti dei neri. I libici ti prendono per fare dei lavori ma alla fine non ti pagano, e se ti ribelli, ti puntano un’arma e ti minacciano. Così alla fine, sei costretto ad aver lavorato gratis.

Alla scoperta del Progetto Vesta

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Gambia

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Progetto Vesta

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A cura di Priscilla Lopez e Ikhlas Joual Alaoui Migrazione di persone richiedenti protezione internazionale è un fenomeno sociale che, in forme diverse,  coinvolge tutti . Il progetto Vesta vuole offrire ai  Comuni  e ai  cittadini  una nuova opportunità, qualificata e strutturata sul contesto italiano, per costruire  comunità sempre più integrate, innovative e sicure . Il progetto Vesta, oltre a essere un’ulteriore opportunità di accoglienza per i Comuni, rappresenta anche un importante contributo per l’integrazione, in cui le famiglie e il singolo cittadino, si possono attivare in  prima persona . Come funziona Per contribuire in prima persona alla tutela, accoglienza e integrazione di minori stranieri non accompagnati e giovani rifugiati della tua città ci sono molte opportunità. Vi sono percorsi diversi, in base al tempo e alla disponibilità che si vuole  mettere a disposizione.  Si sarà sempre accompagnati e supportato dallo